ANASTE EMILIA-ROMAGNA: eletto il Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026

Rinnovate, nella sede di Confcommercio ASCOM Bologna, le cariche regionali di ANASTE – Associazione Nazionale Strutture territoriali e per la terza età per il triennio 2024-2026.

Al timone dell’ANASTE che nel territorio regionale dell’Emilia-Romagna aggrega e rappresenta 35 strutture residenziali, si conferma per il quinto mandato di fila, Gianluigi Pirazzoli già presidente della Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina di Bologna. Ad affiancarlo in squadra sono stati riconfermati il vicepresidente Cavaliere del Lavoro Averardo Orta e il tesoriere Ivonne Capelli. 

Questa la squadra dei consiglieri al completo che oltre a Pirazzoli, Orta e Capelli vede: Guido Gaggioli, Roberto Muccinelli, Sofia Castellari, Edmondo Buscaroli, Lorena Baldazzi, Silvia Bartolini, Linda Cavallaro, Antonio Zanini in rappresentanza di Bologna; Roberto Secchi, Andrea Po per la provincia di Modena. Infine le due new entry: Irena Cecchi per Rimini e Asmaa Gacem per Ferrara.

“Essere riconfermato alla guida di ANASTE in un momento storico caratterizzato da nuove e complesse sfide per il comparto sociosanitario, significa certamente nuove responsabilità ma anche l’impegno di rimanere trasparenti e in rete tra noi e con le istituzioni – dichiara il presidente Gianluigi Pirazzoli. Il mandato associativo di ANASTE è chiaro e intende continuare a tutelare gli anziani fragili, in qualsiasi condizione. Continueremo a batterci in tutte le sedi, anche quelle del Parlamento, perché l’anziano venga rispettato nei suoi bisogni ma anche nei suoi specifici desideri. Infine desideriamo far conoscere ANASTE anche nelle province di Parma, Ferrara e Reggio Emilia, essendo la nostra una realtà aperta che mette a disposizione le proprie competenze ma che necessita anche di nuove idee e nuova linfa a beneficio dell’assistenza e della cura dei nostri anziani” – conclude Pirazzoli.

 

Per quanto riguarda le attività di questo 2024, ANASTE prevede due momenti principali rivolti a tutta la cittadinanza: la presentazione del Bilancio Sociale Aggregato, appuntamento annuale ormai fisso realizzato con BDO Italia, per misurare e comunicare i principali impatti sociali ed economici relativi all’operato delle strutture al fine di contribuire alla sostenibilità del territorio e delle imprese.

La seconda iniziativa, come lo scorso anno, riguarda invece l’organizzazione, insieme al mondo delle istituzioni regionali e di altre associazioni del settore, di un convegno su uno dei temi più attuali quale è quello di mantenere il più efficiente possibile il livello di assistenza e di presa in carico dei nostri anziani, concedendo loro una dignitosa prosecuzione della vita. Un impegno che vede ANASTE in prima linea su tutto il territorio regionale e su quello nazionale.

 

L’ANASTE è membro dell’ECHO – la Confederazione Europea delle Residenze private per anziani con sede a Bruxelles.

Quale futuro per le CRA in Emilia-Romagna?  La voce di Anaste sui Media
Si apre un’intensa attività di informazione e sensibilizzazione per ANASTE Emilia-Romagna dopo l’adeguamento delle tariffe di accesso alle CRA – Case Residenze per Anziani – effettuato dalla Regione Emilia-Romagna. 
“Una boccata di ossigeno” che però non è sufficiente a far respirare i gestori delle strutture della terza età.
L’associazione a tutela del comparto infatti spiega e porta alla conoscenza dell’opinione pubblica quali e quante difficoltà stanno vivendo in questo periodo le strutture specializzate nella cura e assistenza dei più fragili.
In particolare, a preoccupare e mettere a dura prova i bilanci delle strutture, con il rischio di intervenire sui servizi erogati, è l’aumento dei costi di gestione.
Questo è uno dei temi principali toccati dal presidente di Anaste Emilia-Romagna dott. Gianluigi Pirazzoli intervistato da due autorevoli testate giornalistiche.

DA BOLOGNA A FERRARA, LA STAMPA RACCONTA ANASTE 

Su “Il Corriere di Bologna”, lo scorso 21 gennaio, poco dopo la decisione della Regione ER, il presidente di ANASTE ha avuto modo di illustrare le ragioni della soddisfazione per l’accordo raggiunto, concentrandosi su cosa esso stesso rappresenti per il presente ed il futuro delle strutture e in generale per la serenità di tutto il personale ma anche dei famigliari dei residenti che possono contare su un’assistenza di qualità.

Un ulteriore approfondimento arriva qualche giorno dopo, sulle pagine de La Nuova Ferrara, in cui il dott. Pirazzoli, nell’intervista, precisa come Anaste sia consapevole dei sacrifici in più per l’utenza. Tuttavia, una soluzione alternativa all’aumento generalizzato delle rette può essere trovata. Con la volontà e l’impegno di tutti, gestori e istituzioni insieme.

Il momento che le CRA stanno vivendo è certamente delicato: da un lato si registra lo sforzo delle strutture per continuare ad offrire servizi di qualità alle persone, con disabilità e fragilità, che si affidano alle cure e ad una presa in carico globale.
Dall’altro lato la questione finanziaria merita attenzione per trovare soluzioni al fine di non far collassare un comparto fondamentale per la salute e la tenuta del Sistema di Welfare. 
Un Sorriso a Natale: vincitori del 2° contest ANASTE ER

Si è concluso il 2° contest “Un Sorriso a Natale”: l’iniziativa fotografica social organizzata da ANASTE Emilia-Romagna per trasmettere all’esterno, ai caregiver e in generale al pubblico di facebook, la festosa atmosfera natalizia delle CRA associate.

Le strutture per il secondo anno si sono messe in gioco inviando “scatti” che ritraessero momenti di quotidianità dei residenti durante i preparativi per il Natale. Ingrediente fondamentale l’empatia, attraverso il sorriso di tutti i protagonisti, con il coinvolgimento anche dell’equipe di cura e talvolta degli stessi familiari.

Le foto sono state pubblicate sulla pagina Facebook di ANASTE Emilia-Romagna affinché i visitatori potessero votarle attraverso i like e le altre reazioni positive.

Ecco le strutture che si sono aggiudicate il podio:

  • al primo posto Villa del Sole con 282 Like

 

  • al secondo posto la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina con 145 Like

 

  • al terzo posto la CRA Villa Giulia che ha conquistato 143 Like

 

 

In definitiva quella che si è appena conclusa è stata una sana e autentica competizione, scandita dal racconto iconografico dell’emozione.

Per trasmettere, attraverso le immagini, tutto l’impegno e tutta la passione che gli operatori sociosanitari, ogni giorno, 365 giorni all’anno, mettono avanti per garantire la migliore qualità di vita possibile ai più fragili.

Oltre alle tre strutture sul podio, desideriamo ringraziare le altre strutture partecipanti: Villa Ranuzzi che ha ottenuto 57 Like, Villa Serena che ha conquistato 42 Like e Villa Maria Grazia con 4 Like.

“Un Sorriso a Natale” vi dà appuntamento al prossimo dicembre.

Intanto un felice 2024 a tutti voi!

CRA Villa Serena: NOI SIAMO ANASTE

Continua la rubrica promossa da ANASTE Emilia-Romagna e con essa lo spazio che intende valorizzare le competenze e soprattutto l’umanità che ogni giorno vive all’interno delle stesse strutture associate.

Questo secondo appuntamento dal titolo #NOIsiamoANASTE è dedicato alla Casa Residenza per Anziani CRA Villa Serena di Bologna, di seguito brevemente  descritta nella sua identità e mission.

CRA VILLA SERENA

La CRA Villa Serena è una struttura di assistenza per persone anziane non autosufficienti situata poco distante dal centro storico di Bologna, in Via Toscana. Con ambienti accoglienti, ampi spazi comuni, la residenza si prende cura degli ospiti attraverso un approccio multidisciplinare che mette al centro la persona, i suoi interessi e la sua vita prima di entrare in struttura. Particolare attenzione è data alla rete relazionale dell’ospite che diventa un ingrediente fondamentale per una cura efficace come sottolinea la direttrice di struttura, dott.ssa Luana Carmen Tarquinio a cui abbiamo rivolto alcune domande.

L’INTERVISTA

Quali sono i gesti e le azioni che qualificano la bellezza della cura”Il termine “cura” racchiude in sé numerosi significati e connotazioni, che certamente rimandano ad un’azione nobile e preziosa. La “bellezza della cura” innesca nei professionisti della Salute una profonda riflessione sull’importanza, sempre più urgente, di migrare dal to cure (curare) al to care (prendersi cura), valorizzando la partecipazione attiva della persona nel suo progetto assistenziale e umanizzando la relazione di cura. Ciò è realizzabile adottando un modello del prendersi cura che sia people oriented e human centred.

Quali aspetti della persona Anziana occorre considerare per mettere più vita nei suoi giorni”?

La costruzione di un progetto assistenziale individualizzato non può prescindere dalla valorizzazione del vissuto della persona Anziana, della sua identità, dei suoi gusti, valori, preferenze e abitudini. L’ingresso in Casa Residenza Anziani mai dovrebbe determinare una frattura tra la sua vita precedente, i suoi legami affettivi o le sue relazioni significative, e la vita comunitaria, ma deve collocarsi in un continuum lungo il quale tutti gli aspetti della propria vita trovano una espressione e una valorizzazione, in uno scambio relazionale ed autentico con la propria rete familiare: ad esempio favorire il più possibile la personalizzazione dell’ambiente, attraverso il recupero di oggetti personali, promuove certamente una condizione di miglior adattamento ambientale e di riconoscimento di sé in una nuova dimensione domestica, grazie anche all’allestimento degli spazi abitativi in ottica montessoriana, come avviene a Villa Serena.

Quanto è importante la componente riabilitativa nella vostra esperienza di cura?

La componente riabilitativa è di fondamentale importanza, sia da un punto di vista fisico che cognitivo, per giungere ad una ricomposizione delle funzioni compromesse e per mantenere o preservare le abilità residue, con l’obiettivo di arrivare alla miglior condizione di vita e di Ben-essere possibile.

Con quali attività ricreative vengono coinvolti e stimolati gli ospiti?

Il Servizio socio-educativo di Villa Serena è contraddistinto da un’elevata professionalità tecnica delle risorse che vi operano e che ogni giorno attuano interventi, sia individuali che di gruppo, volti a contrastare l’isolamento socio-affettivo, mantenere le capacità residue sensoriali e infondere una generalizzata sensazione di ben-essere. I percorsi multisensoriali prevedono livelli di stimolazione che riguardano aspetti sonori, olfattivi e tattili, allo scopo di riscoprire sensazioni positive passate per riattivare stati assopiti, facilitare l’espressione verbale, ridurre stati di agitazioni e fornire, sia agli ospiti che ai parenti, un’altra immagine della persona coinvolta. Nel perseguire tali principi, il servizio socio-educativo, propone una serie di progetti e attività riconducibili ai seguenti laboratori: ludico ricreativi, artistico-creativi, ginnastica espressiva, musicale, lettura espressiva, teatrale, progetti intergenerazionali in collaborazione con le scuole del territorio, multimediali per la stimolazione sensoriale, attività di pet therapy, orto-terapia, il “Caffè letterario” – tra gli interventi volti a coinvolgere e a sostenere i caregiver e familiari in struttura.

La cura dellambiente e larmonia fra il personale che ruolo hanno nel percorso di cura?

La struttura è stata pensata per venire incontro alle specifiche esigenze degli anziani non autosufficienti e facilitarne ladattamento, lorientamento e la mobilità. Tutte le camere, singole e doppie, sono dotate di bagno privato interno e di servizi quali televisore, aria condizionata, telefono, ventola a soffitto per la movimentazione dell’aria. All’esterno è presente un bellissimo parco a disposizione di ospiti e familiari per usufruire di pace e tranquillità a ridosso delle prime colline bolognesi. Di fondamentale importanza la cura e il rispetto dello spazio di vita dell’ospite, a garanzia e tutela della sua dignità e salubrità abitativa. Il metodo Montessori adottato in struttura trova espressione nella proposta di attività che nascono dai bisogni  espressi esplicitamente o implicitamente e hanno attinenza con la vita quotidiana utile per mantenersi autonomi il più a lungo possibile: le attività mirano, infatti, oltre alla cura di sé anche all’ambiente di vita, quali bagnare piante e fiori, pulirne le foglie, ecc. Per la realizzazione degli obiettivi ricompresi all’interno di ciascun piano assistenziale è di fondamentale importanza la valorizzazione dell’approccio multidisciplinare e multi-professionale con il quale lavoriamo in struttura: tutti i servizi presenti operano sinergicamente e in maniera fluida ponendo al centro di tutto il processo le persone delle quali ci prendiamo cura.

Infine: perché avete scelto di aderire allANASTE e quali progetti insieme allassociazione regionale, vi piacerebbe portare avanti per il 2024.

Grazie alla sua fervida e rigogliosa attività, Anaste riesce a promuovere la partecipazione attiva delle strutture aderenti, creando così una comunità associativa di strutture interconnesse tra loro costantemente e attivamente impegnate nella promozione del ben-essere dei propri assistiti. L’iniziativa Taekwondo Intergenerazionale: lo Sport di nonni e nipoti”, finanziato da Sport e Salute, alla quale abbiamo aderito si colloca perfettamente in questo scenario. Vale la pena annoverare altre iniziative promosse dall’Associazione, quali “Una struttura una, storia” o la “Festa delloperatore” che, dando voce alle associate, genera le giuste opportunità per fidelizzare la nostra utenza, consentendoci di aprire le nostre porte alla comunità locale, agli stakeholder e alla collettività tutta, con eticità e trasparenza. Col nostro impegno, continueremo ad esserci a fianco dell’associazione e a dare il nostro contributo.

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SITO WEB www.villaserena-bo.it

Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina: NOI SIAMO ANASTE

Al via la rubrica #NOIsiamoANASTE con l’obiettivo di dare spazio e voce alle strutture associate che hanno scelto di essere parte di una comunità di cura che cresce costantemente.

Ogni associata presenterà caratteristiche e unicità dei servizi offerti attraverso un’intervista, descrivendo il proprio lavoro e la filosofia su cui basa le attività di accoglienza, di assistenza e di cura.

Inizia così un viaggio attraverso le competenze multidisciplinari ma anche sull’importanza di avere un approccio relazionale umano ed empatico con i più fragili.

Attraverso questa rubrica avremo modo di conoscere meglio le strutture della terza età in Emilia-Romagna – tra cui RSA, CRA, Case di riposo, Case protette e Centri diurni – per darvi un quadro ed insieme una panoramica descrittiva ed informativa dei livelli di cura e assistenza legati al settore sociosanitario.

La prima struttura ad aver risposto al nostro “appello”, quindi la prima protagonista della rubrica, è la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina di Bologna.

LA “FONDAZIONE” IN BREVE:

Immersa in un ampio parco nel centro di Bologna, accoglie persone anziane autosufficienti, non autosufficienti e persone che convivono con una disabilità avvalendosi di diverse professionalità interne alla struttura.

L’attività della Fondazione, nei grandi spazi di cui dispone, è articolata in molteplici attività di assistenza e di cura seguendo un approccio psicofisico che tiene in considerazione il complesso mondo della persona per puntare a una miglior qualità della vita. Grazie al costante lavoro relativo alla costruzione di relazioni sociali con numerose realtà della città di Bologna, i residenti vivono in una dimensione protetta saldamente immersa nel contesto sociale urbano, in quanto parte fondamentale di una comunità allargata.

L’INTERVISTA 

Quali sono i gesti e le azioni che qualificano la bellezza della cura”?

Non esistono gesti specifici, esiste uno stile, quello del prendersi cura, che deve caratterizzare le azioni di tutti noi affinché anche le più semplici siano rivestite di bellezza. La consapevolezza di quanto siano fragili le persone di cui ci prendiamo cura e di quanta fiducia le famiglie ripongano in noi nell’affidarci i loro cari, ci aiuta a comprendere l’importanza del lavoro che svolgiamo, con una presa in carico che tiene conto dei bisogni psicologici, fisici e sociologici delle persone.

Quali aspetti della persona fragile occorre considerare per mettere più vita nei suoi giorni e non (solo e non tanto) più giorni nella sua vita”?

Bisogna partire dall’identità e dalla storia di chi sceglie di affidarsi alle nostre cure, conoscere i loro percorsi di vita, i mestieri che hanno svolto, i gusti personali ed i valori fondanti del loro vissuto, per aiutarli a portare avanti le proprie passioni e sentirsi ogni giorno pienamente vivi.

Aiutare a mantenere i rapporti con le famiglie, talvolta distanti, supportarli nel costruire nuove relazioni all’interno della Fondazione, festeggiare con tanti momenti belli e significativi le occasioni come le festività che ci apprestiamo a trascorrere, come il Natale, evitano che ogni giorno sia uguale all’altro. Tutto questo per noi è una fondamentale iniezione qualitativa di vita nei giorni dei nostri residenti.

Quanto è importante la componente riabilitativa nella vostra esperienza di cura?

Nella nostra esperienza di cura, la componente riabilitativa è molto importante e si concretizza in uno sguardo attento a non perdere mai di vista le potenzialità della persona, mettere a frutto la sua voglia di raggiungere piccoli traguardi, da soli o con il fondamentale aiuto delle famiglie.

Riabilitazione infatti non è soltanto quella fisica che ogni giorno la nostra squadra di fisioterapiste porta avanti, ma è anche quella cognitiva che avviene attraverso giochi e laboratori, passando per il mantenimento di piccole azioni quotidiane come lavarsi il viso, prendersi cura della propria stanza o scegliere le pietanze preferite per il pasto.

Con quali attività ricreative vengono coinvolti e stimolati gli ospiti?

In aggiunta alle consuete attività di animazione, stiamo avendo un grande riscontro dai progetti che coinvolgono bambini e ragazzi del territorio durante le molteplici occasioni di scambio intergenerazionale che abbiamo creato nel corso di questo ultimo anno. I bambini delle ACLI con il progetto “adotta un nonno”, sono ormai una presenza costante, molto apprezzata dai nostri anziani; così come l’incontro con gli Scout, i volontari della Parrocchia e delle altre associazioni del territorio. A novembre inoltre abbiamo ospitato il Festival della Cultura tecnica durante il quale i ragazzi della scuola media L. C. Farini hanno proposto ai nonni delle esperienze multimediali tramite il supporto di visori 3D per la realtà aumentata. Dal nuovo anno sono previsti altri progetti, come quello che nasce dalla collaborazione con la biblioteca comunale.

La cura dellambiente e larmonia tra tutti i vostri operatori ed educatori che ruolo hanno nel percorso di cura?

È fondamentale sentirsi accolti, riconoscendo gli ambienti come un posto familiare e sicuro nel quale trascorrere un periodo della propria vita. Percepire il personale come un’unica squadra è molto importante. Ciascuno ha le proprie competenze e rispetta quelle altrui ma non deve mai mancare la consapevolezza che tutti lavoriamo in rete per dare più benessere possibile al residente.

Perché avete scelto di aderire allANASTE e quali progetti, magari insieme allassociazione regionale, vi piacerebbe portare avanti per il 2024.

Siamo con ANASTE nazionale oramai da moltissimi anni, in quanto questa Associazione ha veramente a cuore il “BENESSERE” dei residenti e riconosce il grande lavoro svolto dal personale, nessuno escluso. I principi fondanti del nostro lavoro, ossia gestire i desideri e i bisogni dei nostri anziani, vengono ben rappresentati, promossi e tutelati dall’associazione, che promuove costantemente iniziative in tal senso (vedi la Pergamena per gli Operatori Sociosanitari, la Festa dei Nonni del 2 ottobre, il Foto Contest ed altro ancora). In Regione è molto stretto il rapporto fra ANASTE ER e le strutture aderenti, un rapporto sinergico che raccontiamo anche attraverso il nostro sito e i social network.

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SITO WEB www.sannacaterina.it

Contratto Anaste, il giudice condanna “Sereni Orizzonti”
Riceviamo e pubblichiamo una sentenza del Giudice del Tribunale di Massa che condanna il Gruppo “Sereni Orizzonti”,residenze per anziani in Europa, per aver applicato il contratto Anaste “scaduto” anziché quello attualmente in vigore.
Nella sentenza infatti si riportano testuali parole “Pertanto, il CCNL ANASTE 2017-2019, rinnovato 2020-2022 e poi rinnovato automaticamente ed attualmente in vigore, è valido ed efficace. Viceversa, il CCNL 2004-2009 applicato dalla società resistente, che lo applicherà almeno fino al 31-12-2023, è scaduto, disdettato dalla O.S. cui aderiva e sostituito dal predetto CCNL.
Tale sentenza segna un’importante conferma a livello giuridico-legale a tutela del contratto Anaste vigente, quindi della nostra associazione e dei lavoratori e lavoratrici.

IL CONTRATTO ANASTE  

È uno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro più significativi e applicati nei settori socio-sanitario e socio assistenziale in quanto strutturato per le specifiche esigenze di questi ambiti lavorativi.
A tutti gli associati Anaste Emilia-Romagna viene riservato il servizio L’ESPERTO RISPONDE a cui inviare quesiti in merito al contratto e alla sua applicazione. Basta scrivere un’email all’indirizzo: anaste@anaste.com
Per conoscere tutti i vantaggi del CCNL ANASTE: CLICCA QUI
Bilancio sociale Anaste ER: presentata la 10^ edizione

Anaste Emilia Romagna ha presentato il Bilancio Sociale, giunto alla decima edizione
L’Associazione regionale rappresenta 38 strutture della terza età in Emilia-Romagna, di cui 22 aderenti al documento di rendicontazione. Il Bilancio Sociale Aggregato, a cura degli esperti di BDO Italia, restituisce una “fotografia” di numeri e valori relativi alle performance sociali, ambientali ed economiche nel 2022.

Il documento rappresenta una tappa significativa nella complessiva e volontaria esperienza di rendicontazione intrapresa dall’ANASTE – associazione delle strutture della terza età – dell’Emilia-Romagna. Al centro dell’analisi sono i dati produttivi e della sostenibilità per l’anno 2022 e in particolare il dato che attesta il valore economico distribuito generato dalle 22 strutture che è di 58,9 milioni di euro.

SCARICA IL 10° BILANCIO SOCIALE

Il 10° bilancio sociale è stato presentato mercoledì 12 luglio alle ore 9 nella biblioteca di Casa Lyda Borrelli (in Via Saragozza 236, Bologna) e ha rappresentato un momento di confronto tra gli operatori di settore in merito alle sfide sociosanitarie a cui rispondere con qualità e velocità, in un impegno condiviso con  tutte le parti territoriali e le istituzioni in primis.

 

Il dott. Massimo Mezzetti presidente della Casa Lyda Borelli ha aperto la giornata con i saluti, seguito dal presidente di ANASTE Emilia-Romagna dott. Gianluigi Pirazzoli che ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza di garantire assistenza agli anziani: “I nostri anziani hanno bisogno di assistenza soprattutto sanitaria e hanno il diritto di essere curati. Il rimedio urgente è una vera e solida integrazione pubblico/privato, che poggi su solide basi di collaborazione, chiarezza e trasparenza“.

Queste invece le parole del presidente di Emil Banca Credito Cooperativo dott. Gianluca Galletti: Sussidiarietà e innovazione: oggi più che mai dobbiamo lavorare in queste due direzioni. Il pubblico non può affrontare questo problema come si dovrebbe da solo e necessità delle soluzioni delle strutture private. La sanità rappresenta la voce più importante del bilancio dello Stato, per questo è necessario uno stretto rapporto tra pubblico e privato. Come Banca io voglio fare la mia parte ed esserci”

La presentazione dei dati emersi dall’esercizio di rendicontazione è stata affidata al dott. Amedeo Tartaglia di BDO Italia: Al centro dell’analisi sono i dati produttivi e della sostenibilità per l’anno 2022 e in particolare il dato che attesta il valore economico distribuito generato dalle 22 strutture che partecipano alla rendicontazione che è di 58,9 milioni di euro. Il documento che abbiamo redatto ha un grande valore e rappresenta uno sguardo al futuro. Non solo numeri ma ciò che emerge è la grande qualità delle performance ambientali, sociali ed economiche”.

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LA RASSEGNA STAMPA 

IL Resto del Carlino – Bologna

RASSEGNA STAMPA 10° BILANCIO SOCIALE ANASTE ER

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RSA multiservizi: la risposta alla crisi del comparto sanitario

Il tema sollevato da ANASTE nel corso di una audizione presso la Presidenza del Consiglio

Nel corso di una audizione presso la Presidenza del Consiglio incentrata sulle problematiche emergenziali del quadrante sanitario Anaste – associazione datoriale che rappresenta una parte consistente delle imprese che lavorano in Italia nel campo della Terza Età e della cura dei non autosufficienti – ha ribadito, come il mondo delle RSA si trovi in uno stato di gravissima crisi, dal quale intende però risollevarsi, attraverso il lavoro quotidiano sugli anziani e le loro famiglie con proposte concrete per superare le criticità. Il Presidente nazionale Sebastiano Capurso ha ricordato come la crisi del settore sia generata, in massima parte, dalla necessità di assistere anziani molto malati, spesso con demenze e patologie croniche multiple, che necessitano di assistenza sanitaria ed ai quali vanno assicurate le coperture previste dal SSN e costituzionalmente garantite.

Anaste poi, facendo riferimento ai documenti congiunti, già presentati, predisposti dal CIASS, il Coordinamento interassociativo che riunisce le 17 sigle rappresentative dell’intero panorama datoriale del settore, ha confermato l’impostazione che vede nella RSA multiservizi la proposta fondamentale per il rilancio del settore, in quanto in grado di mettere a disposizione delle istituzioni e dell’intera cittadinanza uno dei punti di forza delle RSA, e cioè l’équipe multidisciplinare.

La presenza in RSA di medici, infermieri, psicologi, terapisti della riabilitazione, educatori professionali, dietisti, OSS consente di articolare un lavoro di équipe assai avanzato, certamente utilizzabile e a disposizione dei cittadini nell’immediato.

La RSA potrebbe diventare quindi il cardine del nuovo sistema, partendo quindi dalla forza dei professionisti, disponendo di spazi verdi e di locali attrezzati per la socializzazione, la valutazione multidimensionale e la cura, nonché della organizzazione h24 necessaria per garantire i moderni servizi di tele-monitoraggio e teleassistenza, nonché per essere punto di riferimento locale per le attività di assistenza domiciliare. Appare in quest’ottica indispensabile una revisione del DM 77, riconoscendo pienamente il loro ruolo all’interno del servizio sanitario pubblico.

Capurso ha poi presentato altre due proposte di Anaste per il miglioramento degli aspetti previsti dalla Legge delega, ed in particolare l’affidamento ai medici responsabili di struttura dei compiti clinici di medicina di base, e l’inserimento in tempo reale dei posti letto disponibili in RSA nel sistema delle centrali operative ospedaliere.

Il primo provvedimento, visto che per legge, i medici responsabili di RSA sono provvisti, nella maggioranza delle regioni, di specializzazione in geriatria o branche equipollenti, servirebbe per affidare loro i compiti di cura, a parità di costi, diversi benefici : la valorizzazione dei medici di struttura, un costante monitoraggio dei pazienti, liberare 300.000 posti ai medici di base che al momento non sono più in grado di prendere in carico gli utenti.

La seconda proposta riguarda la possibilità di inserire in tempo reale, nel sistema di monitoraggio dei posti letto disponibili in fase di dimissione dai reparti ospedalieri, anche i posti letto liberi nelle RSA, permettendo così il ricovero immediato in strutture assistenziali più idonee, con dimissioni nei tempi previsti, con risparmio di milioni di giornate di permanenza impropria dei pazienti in ospedale, riducendo il rischio di infezioni ospedaliere, ed altre complicanze per pazienti e familiari.

Ha concluso il Presidente: “Le RSA sono pronte ed aperte ad ogni più ampia iniziativa per il miglioramento della qualità dei servizi, ma appare necessario garantirne la sostenibilità economica, attraverso la revisione dei corrispettivi e soprattutto dissipare le preoccupazioni legate ai contenuti del DL 118/2022, decreto concorrenza, che hanno disorientato i gestori, ai quali bisogna prospettare un quadro di continuità e stabilità normativa”.

Maggiori approfondimenti sul sito dell’Associazione Nazionale Anaste. 

 

 

 

Grido d’allarme in Emilia-Romagna:  “Senza aiuti strutture per anziani a rischio chiusura”

“Senza un aiuto dalla Regione e dal Governo le strutture della terza età, sono diverse decine quelle rappresentate da ANASTE, UNEBA e LEGACOOP a Bologna, rischiano la chiusura. Ciò significa non poter più accogliere e dare la dovuta assistenza sociosanitaria agli anziani più gravi, cioè non autosufficienti”.

È quanto è emerso dall’incontro organizzato dall’ Associazione nazionale strutture della terza età di Bologna a Palazzo Segni Masetti, con il coinvolgimento delle altre associazioni, delle istituzioni tra cui l’Usl e l’università di Bologna e gli ordini professionali sanitari. Presenti numerosi gestori e imprenditori delle strutture socioassistenziali e che rappresentano un anello fondamentale nella catena delle cure ai più fragili e un punto di riferimento per tutta la comunità.

Il grido d’allarme è stato lanciato dalle tre associazioni in occasione del convegno voluto da ANASTE Emilia-Romagna che a livello regionale rappresenta la voce di 38 strutture di cui 28 a Bologna e provincia. La situazione preoccupa per diverse congiunture: la forte inflazione (si stima un 20% in più di aumenti), la cronica carenza di personale e in particolare di medici, infermieri e operatori sociosanitari.

Mancano i fondi e gli investimenti. Da 12 anni non si muove nulla e le rette sono ferme. Guardando al presente e alle opportunità del PNRR, non si rintraccia tra i beneficiari il sociosanitario.

GUARDA IL SERVIZIO DI TRC BOLOGNA

 

Sono a rischio chiusura le strutture medio piccole perché non possono affrontare le sfide complesse che appartengono alla terza età. I bisogni dei nostri anziani diventano sempre più complessi e richiedono figure sanitarie altamente formate e competenti, integrate in equipe multiprofessionali e multidisciplinari.

Questa la dichiarazione del presidente ANASTE ER, dott. Gianluigi Pirazzoli:

“La preoccupazione è distribuita ampiamente tra tutte le strutture della regione. Alcune di queste hanno chiuso per il secondo anno di fila il bilancio in rosso. Inoltre i fornitori pretendono il riconoscimento dell’inflazione e stiamo parlando di aumenti medi del 10% su tutti i servizi di cui le strutture necessitano (lavanderia, cucina, ausili medicali etc). Dalla Regione non abbiamo ricevuto alcun riconoscimento, né sugli aumenti inflattivi né sui costi energetici e del personale. Chiediamo proprio alla REGIONE un tavolo urgente e non più rinviabile perché nessun progetto domiciliare potrà sostituire l’organizzazione sanitaria complessa di una CRA o RSA. I nostri anziani, soprattutto quelli che sono anche malati hanno diritto ad essere curati e assistiti a 360 gradi. Non possiamo trattarli come vasi da riempire, quindi limitarci ad assecondare le loro funzioni biologiche e fisiologiche. Prendersi cura degli anziani significa per noi mettere più vita nei loro giorni e non semplicemente aggiungere più giorni alla loro vita”.

Queste invece le dichiarazioni condivise da Alberto Alberani Responsabile Area Welfare Legacoop Emilia-Romagna e Fabio Cavicchi Commissario UNEBA Emilia-Romagna:

“Pur riconoscendo l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel mantenere il Fondo per la Non Autosufficienza che garantisce i servizi ad oltre 25.000 persone, ci preme sottolineare che in questo ultimo triennio, dopo l’aumento dei costi connesso al Covid e l’aumento dei costi relativo ai costi energetici e all’ inflazione, le tariffe definite all’ inizio dell’accreditamento stanno determinando gravi perdite economiche ai gestori dei servizi. Questi aumenti hanno determinato una situazione che dopo tre anni di perdite non può perdurare oltre. È urgente quindi un adeguamento delle tariffe per evitare la chiusura di servizi che si configurano come servizi essenziali per le persone anziane e le persone con disabilità non autosufficienti”.

 

Rimane aperta una grande sfida: mettere contenuti e proposte concrete alla nuova Legge delega sulla non-autosufficienza, recentemente approvata dal Parlamento, che può rappresentare una pietra miliare nel percorso del riconoscimento della specifica condizione di dipendenza di molti anziani.

In particolare le strutture della terza età di Bologna e della regione Emilia-Romagna al Governo chiedono:

  • La certezza di avere un personale adeguato sia dal punto di vista numerico sia della qualità della formazione e preparazione.
  • La garanzia di una sostenibilità economica attraverso cui articolare progetti e iniziative;
  • Avere una reale integrazione pubblico-privato a beneficio del comparto.

L’indifferenza della Politica non avrebbe le peggiori conseguenze solo sugli anziani malati, che sono pur tra i soggetti più deboli della popolazione da proteggere e tutelare. Si tratta infatti di un problema sociale che ha ripercussioni negative sui lavoratori, i fornitori, le famiglie degli anziani. In altre parole è a rischio l’equilibrio e la “salute” della società.

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È andato tutto bene? Convegno Anaste per riprogettare un nuovo sociosanitario

“È andato tutto bene?” è il titolo del convegno promosso e organizzato da Anaste Emilia-Romagna lunedì 29 maggio nella sala congressi del Palazzo Segni Masetti, a Bologna. Sarà l’occasione per fare il punto sul sistema sociosanitario e fare fronte comune, insieme a tutti gli attori principali del territorio regionale e nazionale, per le sfide connesse alla presa in carico degli anziani.

Nel post pandemia, Anaste si fa promotrice di un dibattito costruttivo sui problemi che attanagliano il comparto. Preoccupano le strutture emiliano-romagnole le conseguenze del caro energia e la carenza di personale specializzato, in particolare di infermieri e operatori sociosanitari. Tutti temi attuali e importanti a cui è necessario trovare risposte.

Il convegno avrà inizio alle ore 9 in Strada Maggiore 23 con i saluti del presidente ANASTE ER Gianluigi Pirazzoli e di Ivonne Capelli presidente provinciale ANASTE.

Possibili proposte e soluzioni saranno lanciate e analizzate nella tavola rotonda con Andrea Crisanti microbiologo e senatore del Partito Democratico, Guido Liris medico chirurgo e senatore di Fratelli d’Italia e Marco Lombardo Senatore di Azione. Il dibattito, moderato da Giuliano Barigazzi – direttore strategico del Consorzio Ospedaliero Colibrì – continuerà con gli interventi del direttore sanitario AUSL di Bologna Lorenzo Roti, il presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna Luigi Bagnoli e il presidente dell’Ordine Professioni infermieristiche di Bologna Pietro Giurdanella.

Questo è il commento del presidente Gianluigi Pirazzoli: “Anaste, in accordo con altre associazioni, ritiene che questo momento storico richieda urgenti e mirate riflessioni sul settore assistenziale regionale. Agire in tempo è di fondamentale importanza per evitare che gli eventi rendano impossibile una inversione di tendenza. Da questa consapevolezza nasce l’idea di organizzare un convegno con il coinvolgimento di tutti gli attori principali del sistema regionale, in modo da confrontarsi e capire insieme come convertire l’attuale grave crisi in opportunità per il comparto e i lavoratori a beneficio delle persone fragili”.

Se lo scenario territoriale dei servizi per la salute e la cura degli anziani è in forte cambiamento, è in forte ascesa il ruolo delle professioni sociosanitarie per le mansioni che svolgono, sempre più centrali e connesse ai nuovi bisogni socioassistenziali. Tutto ciò richiede il contributo e l’impegno di tutti.

Al dibattito, allargato alle altre associazioni di categoria, contribuiranno Elisabetta Poluzzi del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, Alberto Alberani responsabile del Settore Coop Sociali Lega delle Cooperative e Fabio Cavicchi commissario di UNEBA Emilia-Romagna. Le conclusioni saranno affidate a Sebastiano Capurso presidente nazionale di ANASTE con cui l’associazione regionale opera strettamente.

La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione obbligatoria al form da compilare al seguente link https://ascom.bo.it/anaste-convegno-maggio-2023/.