Per alcune strutture è una riapertura per altri è il prosieguo di un percorso da tempo intrapreso ma sempre in massima sicurezza. Porte aperte per le strutture ANASTE di Bologna e in tutta la regione Emilia-Romagna, consentendo così ai visitatori accessi contingentati e su appuntamento.

Il presidente regionale ANASTE dott. Gianluigi Pirazzoli interviene sulla riapertura proprio di questi giorni da parte di alcune RSA, CRA e case di riposo del bolognese, sebbene ad oggi manchi una direttiva regionale – ancora meglio se nazionale –  che renda possibile per ANASTE ER un coordinamento uniforme tra tutte le 36 associate. Ad oggi ciascuna delle strutture decide in autonomia, sfruttando per le visite dei familiari eventuali giardini e spazi all’aperto.

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“Ci avviamo gradualmente verso una condizione di normalità – spiega il dott. Pirazzoli – anche se con una gestione degli incontri in spazi all’aria aperta e con una distanza di 2 metri. Da lunedì 3 maggio, alcune strutture ANASTE tra cui la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina hanno riparto le porte ai visitatori, che si sono prenotati nei giorni scorsi telefonicamente. Nel giardino della struttura di via Pizzardi – aggiunge il presidente ANASTE ER – abbiamo predisposto quattro postazioni.

Solo in caso di maltempo ci si sposterà all’interno in quattro postazioni ben distanziate. C’è molto entusiasmo e i telefoni squillano tutto il giorno per prenotare una visita con il proprio caro.” – conclude Pirazzoli.

Intanto ANASTE Emilia-Romagna ha avviato un’indagine conoscitiva tra le proprie strutture associate al fine di conoscere l’andamento della campagna vaccinale e quindi il livello di vaccinazione raggiunto tra tutti gli operatori, in particolare di infermieri e Operatori sociosanitari.

I dati sono confortanti e l’adesione al vaccino contro il COVID continua ad essere massima tra tutti gli operatori delle strutture. Ciò emerge dal report compilato ad oggi da 17 strutture su 36, la cui media dei vaccinati è del 95%, da vaccinare invece è il restante 5%.

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