Nel 2015 veniva nominata tra i Capitani Coraggiosi dell’anno Da allora “coraggio” è stata la parola chiave della sua vita, personale e professionale. In particolare nella gestione dell’emergenza Covid a Villa Giulia.

Com’è andata…può raccontarci?

Nel 2015 ricevevo il tributo/nomina di capitana coraggiosa tramite un’intervista nella quale si evidenziava il mio grande coraggio, pubblicata nella quindicesima edizione del volume che premia le eccellenze italiane. Se negli anni dell’adolescenza e della gioventù riuscivo poco ad essere coraggiosa, nell’età adulta ho iniziato a sviluppare questa dote che mi è stata di grande aiuto durante tutta la crisi sanitaria Covid a Villa Giulia, casa residenza anziani di Pianoro (BO) che dirigo assieme a mio fratello.

L’esperienza della pandemia è stata complessa soprattutto perché non avevamo strumenti. Per affrontare tutte le difficoltà ho seguito un lungo periodo di formazione. Da gennaio 2021 la situazione è migliorata e i residenti nonché gli operatori sono stati vaccinati. Il peggio è passato, grazie al vaccino guardiamo con fiducia al futuro.

In un articolo ha sostenuto l’importanza della ginnastica intellettuale per la terza e quarta età. Ci spiega attraverso quali attività e laboratori, avviati a Villa Giulia, è possibile dare beneficio psicofisico ai residenti anche affetti da demenza?

A Villa Giulia, Casa Residenza per Anziani di Pianoro associata ANASTE  ER e aderente al Consorzio Ospedaliero Colibrì, sono attivi diversi progetti sia di gruppo che personalizzati curati da animatori e da liberi professionisti a beneficio dello stato cognitivo, tra cui:

  • Rot Therapy, Reality Orientation Therapy, terapia di riorientamento spazio temporale;
  • Narrazione teatrale interattiva, per stimolare l’innalzamento del tono umorale e per provocare emozioni positive recuperando la memoria positiva;
  • Silver English, familiarizzazione con una lingua straniera per la diminuzione della memoria e della capacità di verbalizzazione;
  • Skype rivedo Bologna, attraverso visite guidate della città in diretta per una ri-esperienza virtuale.

Non solo ginnastica per la mente ma anche per il corpo e soprattutto uno staff coinvolto nel wellness al 100%, è così?

Da sempre sostengo il dixit mens sana in corpore sano e ho esteso questa convinzione ai miei residenti e a tutte le collaboratrici e collaboratori. L’OMS ha pubblicato le nuove linee guida per contrastare, attraverso l’attività fisica, la sedentarietà, che, purtroppo, secondo la stessa Organizzazione, a livello globale 1 adulto su 4 non segue i livelli raccomandati di attività fisica con il risultato di aumento del rischio di morte nelle persone insufficientemente attive dal 20 % al 30 % rispetto le persone attive.

Per questo da gennaio 2020 ho organizzato ed avviato un corso di Wellness aziendale nella rinnovata palestra della nostra struttura. Il corso è rivolto a tutte le dipendenti e collaboratrici, per due volte alla settimana divisi in due gruppi, in modo da consentire la partecipazione in base ai turni. Le lezioni sono tenute dalla Dottoressa Laura Dell’Aquila.

Ad oggi, la partecipazione è alta tra le collaboratrici e rappresenta il 53%. Per quanto riguarda le residenti la percentuale di adesione alla ginnastica dolce di gruppo è del 65%. Sono molto soddisfatta di questi numeri.

Per il terzo mandato consecutivo è stata rieletta del Direttivo regionale di ANASTE. Ripeterete l’esperienza del Bilancio Sociale anche quest’anno?

Sì, mi fa molto piacere questa riconferma di Tesoriere nel Consiglio Direttivo di Anaste – Associazione Nazionale Strutture Terza Età. Stiamo lavorando alla stesura del Bilancio Sociale dell’Associazione regionale che racchiude le informazioni e i dati del settore delle Strutture Socioassistenziali associate ANASTE. Un momento di analisi e riflessione che apre un dibattito con la cittadinanza e le istituzioni a tutela della terza età ma anche delle associate.

Chiudiamo in bellezza, con la nomina nel 2021 nel CDA di Emilbanca. Cosa rappresenta per lei questa nomina e questo riconoscimento?

La nomina in consiglio d’amministrazione di Emilbanca è per me motivo di soddisfazione e orgoglio, sia come donna che come professionista. Il mio interesse al mondo bancario iniziava ai tempi della mia laurea all’Alma Mater di Bologna, in tecnica bancaria con una tesi dal titolo Le merchant banks. All’epoca era un argomento rivoluzionario e del tutto sconosciuto ma che mi coinvolse moltissimo, spingendomi a viaggiare a Roma e Milano per acquisire documentazione. Per lo stesso titolo vinsi una borsa di studio dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna.

Penso che la determinazione, la volontà, la voglia di aggiornarsi costantemente mi hanno aiutata a raggiungere una meta molto importante e sedere oggi nel board di 17 membri, insieme ad altre due donne. Sono felice che la Banca abbia investito in me. Per una donna nulla è impossibile, volere è potere!